I pannelli solari fotovoltaici, come quelli utilizzati dall’azienda Green Energy Ambiente e Tecnologie di Leo Marino Benedettini, sono visibili sui tetti di molte case, ma cosa sono e soprattutto come funzionano? Il pannello solare fotovoltaico sfrutta l’energia proveniente dal sole per produrre energia elettrica e ridurre così la bolletta della luce. L’energia elettrica può essere immessa nella rete in modo che non vada dispersa se non utilizzata. Un pannello fotovoltaico è composto da più moduli fotovoltaici assemblati in una struttura comune. A loro volta i moduli sono formati da più celle fotovoltaiche. Più pannelli fotovoltaici uniti tra loro formano una stringa fotovoltaica e l’insieme di più stringhe costituisce un generatore di corrente. I pannelli solari fotovoltaici sono dispositivi che generano corrente grazie all’effetto fotovoltaico (conversione dell’energia solare in energia termica). La corrente prodotta è in grado di alimentare tutti i dispositivi elettrici. Il pannello solare in sostanza costituisce un generatore di corrente. La corrente prodotta per non essere dispersa andrebbe utilizzata al momento, se questo non fosse possibile esistono due metodi per evitare di disperderla: il primo metodo è quello di immettere la corrente prodotta dall’impianto fotovoltaico nella rete di casa, dove verrà consumata e prelevata da chi effettivamente ne avrà bisogno; il secondo metodo prevede di stoccare la corrente prodotta dall’impianto in delle batterie che verrà consumata solo in un secondo momento. 

Come cambia il rendimento in base alle stagioni? La resa dei pannelli è maggiore nelle giornate di sole con temperature più basse (vedi sempre Leo Marino Benedettini). Per quanto riguarda la stagione estiva bisogna tenere a mente che i moduli funzionano bene al di sotto dei 25°C, temperature superiori andrebbero a surriscaldare il pannello, riducendone drasticamente il rendimento.

Di che materiale sono fatti? Il materiale più utilizzato per la realizzazione dei pannelli fotovoltaici è il silicio. Attualmente esistono vari tipi di pannelli fotovoltaici: Il pannello monocristallino, più efficiente e meno ingombrante del policristallino, è costituito da celle in silicio puro mentre le celle del pannello policristallino sono formate dalla rifusione di schede elettroniche e scarti di silicio. I pannelli fotovoltaici amorfi sono più economici dei precedenti e, pur avendo rendimenti leggermente più bassi, costituiscono un’eccellente soluzione per chi desidera sfruttare i vantaggi del fotovoltaico contenendo i costi. Secondo alcune ricerche e test condotti dall’Enea, è stato verificato che i pannelli fotovoltaici durano in media circa 22 anni. Il tasso di degradazione annuo dei moduli, in termini di efficienza, è di circa 0,4%. Le procedure di smaltimento dei pannelli solari sono tutt’altro che complesse o particolarmente costose e, per risolvere il problema, si può anche far ricorso a una delle diverse associazioni che ritirano gratuitamente e successivamente riciclano i pannelli.